Da pochi giorni è disponibile l’upgrade alla versione 7.5 di Cubase: proviamo a raccontarvi le nostre impressioni raccolte nei primi giorni di utilizzo della nuova versione.
Diciamo subito che l’upgrade è a pagamento, anche se ad un costo di 49 euro, ma le novità introdotte non sono poche. In questo articolo vi parleremo delle nuove features che hanno inciso maggiormente nel nostro flusso di lavoro, sia in mix che in fase di produzione. Per l’elenco completo delle novità di Cubase 7.5 vi rimandiamo al sito ufficiale di Steinberg.
Track versions
Questa è sicuramente una delle funzioni più utili per l’ottimizzazione del flusso di lavoro, poichè ci permette di creare più versioni della stessa traccia, mantenendo separati eventi, edit, automazioni e corsie. In pratica è come duplicare la traccia, mantenendo però il tutto ordinato in “versioni” diverse della stessa traccia che possiamo cambiare con un semplice click. Considerato che questa funzione è disponibile su tutte le tracce (compresa la traccia accordi), le potenzialità sono enormi… Siamo in fase di pre-produzione e vogliamo provare una diversa progressione armonica sul nostro brano? Ci basterà creare una nuova versione della chord track ed il gioco è fatto. Il tutto è piuttosto intuitivo e basta un attimo per integrare la nuova funzione nel flusso di lavoro.
Preset di visibilità tracce
Con la versione 7 di Cubase è stato introdotto un nuovo metodo di gestione della visibilità delle tracce. Con la 7.5 è ora possibile creare dei preset di visualizzazione per richiamare al volo diverse combinazioni di visibilità delle tracce. Questo ci aiuta a effettuare cambi rapidi tra vari setup, ad esempio per visualizzare solo gruppi e canali effetti in fase di mix, oppure solo certi tipi di tracce in fase di produzione. Anche in questo caso, il tutto è ben strutturato e intuitivo.
Transient navigation
Meno evidente delle altre due, ma non meno utile. Adesso anche con Cubase è possibile passare da un transiente e l’altro nei nostro file audio (cosa che era già possibile con Pro Tools, ad esempio, ed è di una comodità estrema). I transienti vengono calcolati subito dopo la registrazione in modo praticamente trasparente, ma possiamo ovviamente utilizzare il solito strumento hitpoint, che lavora in modo più preciso. Brava Steinberg, ci hai messo un po’ ma alla fine ci sei arrivata. 🙂
Modalità Re-Record
Questo ci farà risparmiare migliaia di click. Si tratta di una nuova modalità di registrazione, che con una semplice pressione del tasto “rec” ci consente di riprendere la registrazione dallo stesso punto della precedente, senza doverla fermare e riportare il cursore al locatore iniziale. Utilissima in fase di pre-produzione, in cui spesso ci troviamo a dover suonare uno strumento e contemporaneamente controllare la nostra DAW.
Instrument Tracks/VST Rack
Se prima eravamo costretti ad utilizzare la finestra VST Rack (richiamabile con F11) per utilizzare dei Virtual Instruments con uscite multiple (ad esempio Kontakt, Superior Drummer, Halion Sonic ecc…), oggi possiamo utilizzare più uscite anche con le Instrument Track. Premendo F11 ora ci appare un rack suddiviso in due sezioni, come nella figura. Questo secondo noi è un passo verso una gestione più razionale dei virtual instruments, anche se è un cambio di direzione che potrebbe disorientare l’utente in prima battuta.
I Nuovi Virtual Instruments di Cubase 7.5
Davvero ben fatto il Groove Agent SE, evoluzione del vecchio Groove Agent, ancora disponibile tra i plugin. Il nuovo Groove Agent SE ci consente di inserire effetti e utilizzare groove preimpostati, impostare lo streaming da disco o RAM (come accade in Kontakt o Battery ad esempio), manipolare il sample e gli slice. Insomma ci troviamo davanti una drum machine decisamente più potente, ma che è riuscita a mantenere la stessa facilità d’uso del precedente Groove Agent.
Meno eclatante a nostro avviso Halion Sonic SE2, che dispone comunque di un ottimo arsenale di suoni che vi permetteranno di coprire la maggior parte delle produzioni, con alcuni preset davvero notevoli.
La novità più interessante in questo caso è il synth “Trip“, basato su un arpeggiatore che possiamo lanciare in real time grazie a una serie di pad controllabili via midi. Possiamo comunque controllare tutti i parametri principali dal pannello, modificando i preset secondo le nostre esigenze.
Si tratta di una risorsa “pronta all’uso” per la musica elettronica/dance/EDM in genere, con sonorità molto moderne che ricordano per certi versi l’ottimo Nexus di ReFX, molto effettate e avvolgenti.
I nuovi effetti di Cubase 7.5
Il migliore secondo noi è sicuramente LoopMash FX: si tratta di una “tavolozza” di effetti utilissimi nella musica elettronica nel senso ampio del termine (quindi se vogliamo anche molte produzioni hip-hop), che vanno dal tapestop (il classico effetto del nastro che si ferma gradualmente e abbassa il pitch dell’audio) allo stutter.
Anche in questo caso si tratta di una risorsa “pronta all’uso”, con pochi parametri ma creata per ottenere risultati quasi immediati. Se usata nel modo giusto può davvero dare un tocco in più alle produzioni con pochissimo sforzo. Da segnalare anche il ritorno di Magneto (che è sparito con la versione 3 di Nuendo, parliamo di una decina d’anni fa!), utile per aggiungere distorsione armonica alle tracce o ai mix.
Segnaliamo infine anche REVelation, un nuovo riverbero ad algoritmo, che purtroppo non abbiamo ancora avuto modo di approfondire (anche perché solitamente ci affidiamo all’eccellente SSL X-Verb).
Quindi, per tornare alla domanda iniziale, vale la pena aggiornare o possiamo aspettare la versione 8 di Cubase? Secondo noi le novità introdotte tra la 7.0 e la 7.5 valgono il prezzo dell’upgrade.
Rispetto al precedente upgrade intermedio, abbiamo meno novità in termini di Virtual Instruments (la 6.5 aveva introdotto Retrologue, che è semplicemente stupendo, e Padshop) ma molte nuove funzioni dal punto di vista della funzionalità. Inoltre ad oggi non abbiamo riscontrato alcun problema di stabilità, quindi possiamo ritenerci ampiamente soddisfatti!